La plastica nel mondo degli imballaggi è uno tra i materiali più diffusi e utilizzati. Dotato di numerosi vantaggi, il suo utilizzo si sta progressivamente riducendo per molte aziende, in favore di materiali più sostenibili, biodegradabili e a minore impatto ambientale.
In questo articolo abbiamo deciso di analizzare i pro e i contro della plastica per quanto concerne proprio gli imballaggi e il packaging, proponendo delle soluzioni alternative che possono avere la stessa resa, ma un minore impatto ambientale.
I vantaggi degli imballaggi in plastica
Indubbiamente la plastica presenta degli utili vantaggi, dando la possibilità alle aziende di realizzare imballaggi resistenti e funzionali, mantenendo bassi i costi.
Entriamo più nel dettaglio e vediamo quali sono i pro relativi all’uso della plastica in ambito industriale.
Maggiore resistenza
La plastica possiede delle proprietà importantissime quando si parla di imballaggio, ovvero un’elevata resistenza alle sollecitazioni e alla trazione.
Pertanto, questo materiale è perfetto sia per la realizzazione di sacchetti, sia per avvolgere merci e prodotti con film estensibili in modo che siano protetti dall’umidità, essendo la plastica anche isolante e idrorepellente.
Rispetto al cartone, più fragile in quanto può bagnarsi o strapparsi con maggiore facilità, la plastica offre una maggiore sicurezza durante il trasporto, seppure le soluzioni ecologiche moderne hanno raggiunto un livello di affidabilità alto nel corso del tempo.
Costo inferiore
La plastica è un materiale facilmente reperibile, che viene realizzato in tempi brevi e senza un dispendio eccessivo di risorse. Per questo motivo, mantiene un costo molto basso e pertanto si presta a essere usato per gli imballaggi senza gravare troppo sul business aziendale.
Si tratta di un vantaggio non indifferente per tutte quelle realtà che fanno delle spedizioni il proprio punto cardine, nel settore della logistica e dell’import-export.
Elevate qualità isolanti
Si tratta di un materiale molto leggero, che facilita il trasporto e si adatta alle spedizioni via terra e via mare, imballando la merce per evitare che sia contaminata. Permette poi di conservare a lungo i prodotti alimentari, grazie all’azione isolante che ne permette lo spostamento senza che questi deperiscano e si rovinino.
La protezione avviene da tutti gli agenti atmosferici, sia l’umidità e la pioggia, sia i raggi UV e l’eccessivo calore.
Gli svantaggi dell’utilizzo degli imballaggi in plastica
Gli imballaggi in plastica oltre ai vantaggi sopra citati hanno una serie di svantaggi, in particolare dal punto di vista ambientale, che ne hanno negli ultimi anni ridotto progressivamente l’utilizzo.
Difficoltà nel riciclo
La plastica è un materiale difficile da riciclare, che necessita di un processo piuttosto laborioso per essere recuperato e immesso nel circolo virtuoso del recupero.
Lungo tempo di degradazione
La plastica non è un materiale biodegradabile e pertanto inquina maggiormente l’ambiente se non smaltito nella maniera corretta.
Inoltre, alcuni imballaggi presentano un elevato tasso di coloranti e additivi, che possono risultare dannosi per gli alimenti che contengono, venendo rilasciati in determinate condizioni e dando vita a contaminazioni pericolose.
Non tutti i tipi di plastica sono inoltre riciclabili, quindi valuta con attenzione la tua scelta se possiedi un’azienda e utilizzi questo materiale per imballare correttamente la merce.
Immagine non attenta all’ambiente
Nell’utenza si è fatta sempre più forte la coscienza ambientalista e la consapevolezza di fare scelte più oculate nei propri acquisti, preferendo aziende attente all’ambiente.
L’utilizzo eccessivo di plastica per i propri imballaggi, in particolare quelli primari destinati all’utente finale, viene sempre più visto come scarsa attenzione verso l’ambiente.
Migliori alternative alla plastica per imballaggi
Le aziende e in generale il comparto industriale hanno da tempo compreso che non è possibile continuare in questa direzione per quanto riguarda l’uso di materiali dannosi per l’ambiente, ricercando soluzioni per imballaggi sostenibili ed ecologici.
Per questo motivo, sono state messe a punto plastiche biodegradabili, che vengono quindi degradate più facilmente. Queste bioplastiche derivano da sostanze del tutto naturali, come oli di amido o cellulose, evitando così un processo di riciclo che è molto dispendioso e che necessita di macchinari appositi, non sempre disponibili. L’impiego delle bioplastiche comporta una notevole diminuzione dei rifiuti, che finiscono spesso in discarica e non sempre sono smaltiti nella maniera prescritta dalla legge, andando a inquinare il terreno con sostanze dannose.
Parlando di soluzioni più accessibili e diffuse, alle bioplastiche si aggiungono anche gli imballaggi in cartone, realizzato a tre strati ondulati per essere resistente e sopportare meglio il peso della merce e eventuali urti.
Il cartone non viene solamente utilizzato per l’imballaggio esterno, quindi le scatole, ma anche come materiale protettivo, con elementi angolari e riempitivi che permettono ai prodotti di essere protetti da urti e movimenti all’interno della scatola.
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